Cellular and Molecular Biotechnology
CIBIO - Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata
Classe di laurea: LM9 - Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche
Ammissione: numero programmato (vedi procedure di ammissione)
Durata e lingua del corso: 2 anni, in lingua inglese
Sede: Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata, Povo - Trento
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Le laureate e i laureati magistrali in Cellular and Molecular Biotechnology acquisiscono alti livelli di competenza per progettare attività di ricerca tecnologica e sperimentale, di ricerca e sviluppo nelle biotecnologie cellulari e molecolari, con particolare riferimento all’ambito biomedico.
Il percorso formativo permette a studenti e studentesse di acquisire conoscenze approfondite e competenze su:
- le più recenti conoscenze in ambito delle tecnologie per effettuare la modificazione genetica (terapia genica) e per differenziare i diversi tipi cellulari partendo da condizioni di pluripotenza (terapia cellulare)
- processi patologici d’interesse umano, a livello molecolare, cellulare e sistemico
- metodologie relative alle biotecnologie cellulari e molecolari
- metodologie bioinformatiche ai fini dell’organizzazione ed accesso a banche dati, con particolari riferimenti alla genomica, proteomica e metabolomica
- progettazione di molecole di interesse biosanitario
Si può inoltre scegliere un percorso da svolgersi durante il secondo semestre del primo anno di corso tra:
- Neurobiology
- Cancer Biology
- Microbes & Infections
Il percorso formativo si conclude con una fase di attività di ricerca sperimentale presso laboratori accademici specializzati, aziende, strutture sanitarie e laboratori, oltre che presso altre università italiane ed europee, anche all’interno di accordi internazionali.
I nostri studenti
intervista a Michele Olivieri, iscritto al corso di laurea magistrale in Biotecnologie cellulari e molecolari dell’Università di Trento. Michele viene da Sona, in provincia di Verona
Le biotecnologie rappresentano la punta di diamante della ricerca di base
Michele, cosa ti ha spinto verso questo indirizzo di studi?
Durante le superiori ho capito che volevo diventare un ricercatore nel campo della biotecnologia molecolare, con l'obiettivo di studiare la causa molecolare e cellulare di numerose malattie che colpiscono l’uomo. Credo che le biotecnologie rappresentino la punta di diamante della ricerca di base. I grandi progressi nel campo della tecnologia e della biologia molecolare ora ci permettono di scoprire, analizzare e alterare processi biologici finora mai esplorati, e quindi di capire come funzionano le cellule e, di conseguenza, l’intero organismo. Il biotecnologo quindi è la figura più adatta a svolgere questo lavoro.
Credi che le biotecnologie possano avere un grande sviluppo in futuro?
Credo che in futuro diventerà un campo molto interessante, non solo per le applicazioni nel campo della ricerca di base, ma anche nel settore industriale.
Com’è il rapporto tra docenti e studenti nel tuo corso?
Ottimo. I docenti sono sempre disponibili a ricevere gli studenti anche fuori dagli orari canonici e cercano di coinvolgerti nel loro campo di ricerca. Inoltre i laboratori didattici offrono un'occasione incredibile di dialogo con i docenti e i ricercatori anche fuori dall’aula.
Quali credi che siano le caratteristiche principali per chi volesse intraprendere il tuo indirizzo di studi?
Innanzitutto una grande passione per la ricerca e per la biologia. Non è sicuramente un campo facile, ma se si è veramente motivati è un corso che può dare molto, in termini di carriera universitaria e settori di ricerca nuovi e stimolanti.