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Medicina e chirurgia

CISMed - Centro Interdipartimentale di Scienze Mediche

Corso interdipartimentale e interateneo con CIBIO - Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata, CIMeC - Centro Interdipartimentale Mente/Cervello, Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive e Università degli Studi di Verona

Classe di laurea: LM41 Medicina e chirurgia
Posti disponibili (a.a. 2023/24): 60 (accesso con test di ammissione)
Durata e lingua del corso: 6 anni, in lingua italiana
Sede: CISMed - Centro Interdipartimentale di Scienze Mediche, Trento (TN)

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La ricerca in ambito biomedico, sviluppata negli ultimi 10 anni dal Dipartimento in Biologia Cellulare, Computazionale ed Integrata (CIBIO), dal Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive e dal Centro interdipartimentale Mente e Cervello (CIMeC) dell’Università di Trento, e le numerose collaborazioni in ambito accademico e scientifico con l’Università di Verona, formano una solida base per il corso di studio che parte dall’anno accademico 2020/2021.

La spinta a attivare questo corso nasce anche nell'ambito del dibattito culturale e scientifico sviluppatosi attorno al tema dell'impatto di due importanti aree di innovazione scientifica, sociale e tecnologica sulla medicina: quella derivante dalle scienze della vita e quella proveniente dall’area delle tecnologie informatiche, digitali e della microelettronica. In questo senso oltre al profilo medico tradizionale, il corso mira a formare medici con profili tecnologici innovativi che accolgono e garantiscano le richieste e le esigenze di salute e di benessere della popolazione contemporanea.

 

I nostri studenti

intervista a Barbora, iscritta al quarto anno del corso di Medicina e chirurgia. Barbora è nata in Repubblica Ceca, ma attualmente vive a Trento

Ciao Barbora, come mai hai scelto questo corso di laurea?
Intervista a BarboraHo scelto questo corso di laurea perchè già avevo delle basi in ambito medico grazie alle superiori che avevo scelto, inoltre volevo mettermi alla prova con qualcosa di impegnativo. Oltretutto non c'è da sottovalutare anche il fatto che il mondo della scienza mi ha sempre affascinato.

I tirocini sono parte integrante di questo corso. Ci racconti la tua esperienza?
I tirocini sono molto interessati, si può osservare un professionista all'opera e comprendere nel migliore dei modi il futuro lavoro che ci attenderà. Ci sono sia tirocini di tipo osservativo (e quindi comprendere come ci si deve approcciare ad un paziente rispettando la persona, che iniziano al 2° anno), sia di tipo pratico (e quindi comprendere come comportarsi in prima persona e cosa fare, che sono al 3° anno). Mi sono piaciute entrambe le tipologie, soprattutto perchè mi sono sempre trovata con dei medici molto gentili e rispettabili, che mi hanno sempre sostenuta e mi hanno fatto comprendere questo mondo immenso della medicina. I tirocini del terzo anno sicuramente sono quelli che mi sono piaciuti di più perchè è stato bello mettersi all'opera in prima persona e capire come svolgere questo lavoro nei suoi primi passi tramite l'esame obiettivo e l'anamnesi, che sono punti fondamentali.

Cosa consiglieresti a chi volesse scegliere il tuo corso di studi?
Consiglierei di metterci il cuore nelle cose che vede durante i tirocini e la testa durante le lezioni e gli esami. Insomma consiglierei di metterci tutto se stesso, perchè sicuramente ne vale la pena.

Hai già scelto in che settore specializzarti?
Purtroppo è una domanda che molti mi fanno, e oltre a me anche ai miei colleghi. Siamo ancora ai primi anni e una cosa del genere si decide sicuramente verso la fine del corso di studi, anche perchè può essere che qualcuno abbia già qualche idea ma nell'ultimo triennio, con la conoscenza di molte nuove materie, si può cambiare idea anche mille volte prima di prendere una decisione definitiva.

C'è qualcosa di specifico che vorresti raccontare del tuo corso o del tuo percorso universitario?
Sicuramente vorrei dire che il nostro corso è bello perchè è piccolo, nel senso che tutti noi ci conosciamo e ci aiutiamo a vicenda, ed è una cosa da non sottovalutare, soprattutto per uno studio così complesso. Inoltre vorrei anche aggiungere che anche se il percorso di medicina sembra lungo e complesso, non ci si deve arrendere facilmente, si deve essere forti e continuare per la propria strada, proprio come stiamo facendo noi tutti in tutta l'università.

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intervista a Roberta, iscritta al secondo anno di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia. Roberta è di Trento. 

Ciao Roberta, come mai hai scelto questo corso di laurea?
Ho scelto questo corso di laurea perché ero molto interessata all’ambito sanitario, lavorare a contatto con le persone e riuscire ad aiutarle concretamente penso sia molto appagante. Alle superiori mi piaceva molto la biologia e con la pandemia mi sono interessata sempre di più pensando che questo percorso fosse il più ideale per me. 

Come è nel tuo corso di studi il rapporto tra studenti? E tra studenti e docenti?Intervista a Roberta
Siamo una grande famiglia. Noi studenti, di qualsiasi anno, ci conosciamo praticamente tutti. I “grandi” aiutano i più “piccoli” e ci sosteniamo a vicenda. Per quanto riguarda i docenti sono molto disponibili dagli argomenti a lezione agli appelli d’esame. 

Roberta, stai facendo una collaborazione 150 ore. Il tuo corso è risaputo essere molto impegnativo. È possibile studiare Medicina e lavorare contemporaneamente?
Certamente! Non si può negare che la mole di studio non sia notevole, ma il tempo per dedicarsi a qualcos'altro è necessario. Molti di noi fanno sport piuttosto che fare dei piccoli lavoretti durante il weekend.  

Hai già scelto in che settore specializzarti?
Ad oggi ho molte idee, ma fortunatamente ho tempo per pensarci ancora! 

C'è qualcosa che vorresti raccontare del tuo corso o del tuo percorso universitario?
Mi ha colpito molto questo percorso per i laboratori, che ci vengono offerti dal primo anno, e per i tirocini, che iniziano dal secondo anno. Questo mi permette di avvicinarmi al lato pratico di ciò che facciamo a lezione.