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La cultura dell'accessibilità

Paolo MacchiVogliamo offrire un servizio attento e puntuale ai nostri studenti anche nel campo del supporto alle disabilità e ai bisogni didattici speciali
di Paolo Macchi

L’accessibilità, non solo alle strutture universitarie ma anche alla cultura e alla formazione, è uno degli aspetti più importanti e delicati che l’Ateneo vuole garantire ai suoi studenti.

Per individuare e risolvere eventuali criticità e attuare iniziative in supporto al percorso didattico è stato costituito il Comitato Area Disabilità (CAD). Tale Comitato comprende i delegati per le disabilità dei singoli Dipartimenti e Centri dell’Ateneo, cioè i referenti per gli studenti con bisogni speciali che intraprendono un preciso percorso formativo all’interno dell’Università di Trento.

Accoglienza, accessibilità e ausili. I servizi dedicati agli studenti con disabilità, nonché a quelli con disturbi specifici dell’apprendimento, quali la dislessia, la discalculia e la disgrafia, si articolano su più livelli, che comprendono l’accoglienza, l’accessibilità e gli ausili. Obiettivo dell’Università è infatti quello di ospitare e assicurare ai suoi frequentatori la piena e completa vivibilità delle proprie strutture: non solo aule o biblioteche ma anche luoghi di ritrovo, bar, mense e perfino gli impianti sportivi, al fine di promuovere in pieno la cultura dell’accessibilità. Diversi sono, infine, gli ausili - tecnologici e non - di cui gli studenti con particolari necessità possono usufruire durante il loro percorso formativo, nei momenti sia di studio che di svago.

Carta dei servizi, mobilità e occupazione. Il Comitato Area Disabilità ha elaborato una “Carta dei servizi per studenti disabili e con bisogni speciali”, che illustra i servizi e gli ausili forniti dall’Università di Trento, sottolineando l’attenzione che l’Ateneo rivolge alle problematiche legate alle disabilità. La mobilità internazionale, sia in uscita che in entrata, e gli sbocchi occupazionali degli studenti con bisogni speciali sono alcune delle priorità sulle quali il Comitato sta lavorando. Grande attenzione è posta anche sulle nuove problematiche quali i disturbi specifici dell’apprendimento, i cui numeri sono in forte aumento e che spingono l’Ateneo a migliorare costantemente i propri servizi e ausili.

È anche grazie all’impegno dei delegati dei Dipartimenti e Centri nonché alla sinergia con l’Opera Universitaria se è possibile offrire un servizio attento e puntuale ai nostri studenti anche nel campo del supporto alle disabilità.

In periodi economicamente difficili, il parametro di misura dell’eccellenza di un’istituzione dovrebbe essere ancor più legato alla capacità che tale istituzione ha di continuare a sostenere come - e più di prima - le iniziative e i servizi rivolti ai suoi membri con maggiori bisogni. Alla costante attenzione verso le esigenze degli studenti con bisogni speciali si accompagnano, quindi, misure concrete per rendere il più sereno possibile il loro percorso formativo, nella consapevolezza che la diversità è una risorsa e una ricchezza non solo in ambito biologico, maanche sociale.

Paolo Macchi è docente di Biologia molecolare all’Università di Trento e delegato di Ateneo per il supporto agli studenti con disabilità e con bisogni didattici speciali.