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Consapevolezza di sé e un'idea di futuro

Pier Luigi Novi Inverardi

Il percorso di orientamento alla scelta universitaria
di Pier Luigi Novi Inverardi

Una barca se ne sta al sicuro in porto, ma non è certo questa la ragione per cui è stata costruita. (Seneca)

In un mondo sempre più fluido e connotato da elevati tassi di incertezza e insicurezza, la scelta del percorso di studio universitario pone ai giovani diplomati non pochi interrogativi.
Come accade quando, lasciato il porto, ci si avventura in mare aperto per quella che si reputa possa essere una meravigliosa avventura, affrontare il viaggio senza una bussola o peggio, avendola ma senza essere in grado di leggerla correttamente, può risultare estremamente pericoloso.

È quanto emerso da una recente giornata di studi tenutasi presso la Scuola di Psicologia dell’Università di Padova che ha visto riuniti i delegati per l’orientamento degli atenei italiani per discutere di finalità, obiettivi e buone pratiche di orientamento alla scelta universitaria.

Le università, consapevoli che fornire “carta e bussola” sia un loro preciso compito, si sono impegnate nel tempo a offrire molteplici opportunità di orientamento alla scelta universitaria. Ogni azione in tal senso, però, per avere delle chance di
successo, non può prescindere da un’idea di futuro che chi cerca orientamento deve avere. Occorre un certo grado di coscienza di ciò che ci attrae e incuriosisce, ossia di quello che si considera effettivamente importante per la propria realizzazione.

Dietro ogni scelta, quindi anche a quella del corso universitario, vi è un ineludibile posizionamento di sé; questo, però, non nasce dal nulla, non lo si eredita ma lo si costruisce. Come?

Usando bene le molte opportunità che si presentano per raccogliere suggestioni e informazioni utili nel percorso di scelta del corso universitario che si ritiene adatto a sé, ai propri interessi, alle proprie aspirazioni e capacità e, al tempo stesso, evitando di cadere in trappole di marketing contrabbandate talvolta come attività di orientamento.

Le giornate Porte Aperte all’Università, la Settimana di orientamento allo studio e alla vita universitaria che si svolge in estate, opportunità quali Pensa Trasversale, i molti materiali sia in formato cartaceo che digitale, la rete di relazioni con le scuole (seminari tematici, partecipazione a lezioni universitarie, stage presso i Dipartimenti e i Laboratori universitari…) e il dialogo tra pari sono occasioni da non perdere che il nostro Ateneo mette a disposizione già da molti anni). Da sole, però, tutte queste iniziative non bastano se manca la volontà di mettersi in gioco, di accettare la sfida. Orientare le proprie scelte in una certa direzione è un processo che richiede relazione e interazione e “mettere le mani in pasta” è una buona strategia per capire che cosa caratterizza l’offerta formativa di ciascun Dipartimento e se suscita un qualche coinvolgimento. È proprio quest’ultimo aspetto a rappresentare la miglior garanzia di successo nel percorso universitario che si è scelto.

Per finire, ma non meno importante, il fatto che molti corsi di studio siano a numero programmato e presentino la possibilità di sostenere il test di selezione per l’accesso in sessioni primaverili, oltre che estive, rappresenta un’altra interessante sfida da cogliere. Arrivare ai test preparati e consapevoli di quanto si vorrebbe e piacerebbe fare, vale a dire ben orientati, rappresenta certamente un vantaggio.

Pier Luigi Novi Inverardi è delegato per l’orientamento dell’Università di Trento.