Beni culturali
Dipartimento di Lettere e Filosofia
Classe di laurea: L1 - Beni culturali
Posti disponibili (a.a. 2024/25): 100 (accesso con test di ammissione)
Durata e lingua del corso: 3 anni, in lingua italiana
Sede: Dipartimento di Lettere e Filosofia, Trento (TN)
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L’obiettivo che il corso si propone è quello di fornire agli studenti gli strumenti necessari per occuparsi della conservazione, gestione e promozione del vastissimo patrimonio storico, artistico, archeologico, archivistico e musicale e dello spettacolo del nostro Paese. Durante il primo anno si affrontano le discipline di base, tra le quali storia, geografia, letteratura; a partire dal secondo anno è possibile scegliere una carriera-tipo, approfondendo così i diversi ambiti dei beni culturali:
- Archeologia
- Archivistica e biblioteconomia
- Musica e spettacolo
- Storia dell’arte
I nostri studenti
Intervista a Marco Mattedi, laureato in Beni culturali e iscritto al corso di laurea magistrale in Conservazione e gestione dei beni culturali. Viene da Trento.
Dedicarsi alle materie umanistiche è stata una scelta dettata dalla passione
Come hai maturato la scelta di iscriverti a Beni culturali?
I mesi successivi all’esame di Stato hanno rappresentato un "periodo di gestazione" molto impegnativo, testimoniato dal fatto che fino a poche settimane prima del termine ultimo per le iscrizioni le idee non erano ancora chiare e le varie possibilità per un motivo o per l’altro allettanti. Il punto di svolta è stato il momento in cui mi sono affidato meno alla razionalità e più alle passioni, ai miei interessi, e così ho deciso, con grande soddisfazione futura, di intraprendere un percorso che mi permettesse di approfondire l’arte, l’archeologia, la storia e in generale le discipline umanistiche.
Com’è il rapporto tra studenti e docenti?
Fin dal primo momento in cui sono entrato a contatto con il mondo universitario ho potuto constatare la grande disponibilità dei docenti, sia durante le lezioni, relativamente alla possibilità di chiarimenti o ulteriori approfondimenti, sia per quanto riguarda i ricevimenti, fissati periodicamente e tenendo quanto più in considerazione le esigenze degli studenti.
Quali pensi siano le prospettive professionali qualificanti del tuo corso di studio?
Il corso di studio in Beni culturali forma figure professionali molto duttili, impiegabili cioè in differenti ambiti della nostra società. In base alla carriera intrapresa, lo studente laureato ottiene il bagaglio culturale per offrire il suo contributo in istituzioni di promozione e valorizzazione del nostro patrimonio (enti museali e soprintendenze per le più disparate opere di gestione e tutela dei beni culturali e territoriali), in archivi e biblioteche, negli enti locali relativamente al settore culturale e alla pianificazione territoriale, ma anche in case editrici e discografiche, nel mondo del teatro e dello spettacolo.
Cosa consiglieresti a uno studente che vuole iscriversi al tuo corso di studi?
La decisione di intraprendere il percorso formativo in Beni culturali non deve rappresentare una scelta di ripiego, ma al contrario necessita di forti motivazioni per affrontare in maniera positiva e costruttiva il percorso avviato. La passione per le discipline affrontate e una continua predisposizione all’apprendimento sono gli ingredienti necessari per ottenere una formazione di alto livello.