Informatica
Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione
Classe di laurea: L31 - Scienze e tecnologie informatiche
Durata del corso: 3 anni, in lingua italiana
Sede: Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione, Povo (TN)
Percorso in italiano
Posti disponibili (a.a. 2025/26): 170 (accesso con test di ammissione)
Percorso in inglese
Posti disponibili (a.a. 2025/26): 80 (accesso con test di ammissione)
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Il corso di laurea in Informatica insegna come trattare (elaborare, memorizzare, trasmettere) l’informazione e come risolvere problemi complessi riguardanti la gestione dell’informazione. Nei primi due anni vengono fornite conoscenze matematiche di base e conoscenze informatiche nel settore della programmazione e degli algoritmi, oltre che nel campo dei sistemi e nella gestione delle informazioni. Al terzo anno si può scegliere fra due percorsi: scienze e tecnologie informatiche, per approfondire le conoscenze informatiche, oppure un percorso interdisciplinare, per chi vuole poi completare la propria formazione nei settori della biologia o della matematica o dell’economia.
> A partire dall'a.a. 2024/2025 il corso offre anche un percorso interamente in lingua inglese (maggiori informazioni sul portale del corso).
I nostri studenti
Intervista a Matteo Tadiello, iscritto al corso di laurea in Informatica dell’Università di Trento. Viene da Montorso Vicentino in provincia di Vicenza.
Facciamo chiarezza: cosa distingue un informatico da un ingegnere informatico?
Anche se sono simili e le materie che si studiano sono spesso comuni, ci sono delle differenze tra un ingegnere informatico e un informatico. L’informatico ha un approccio più teorico, affronta i problemi dal punto di vista algoritmico e matematico, cioè si occupa di creare un insieme di istruzioni che permettano di risolvere tali problemi nel miglior modo possibile. L’ingegnere informatico invece è più orientato sulla parte hardware, cioè sui sistemi di calcolo e di comunicazione.
In generale si può dire che l’ingegnere si specializza maggiormente sulla progettazione di sistemi integrati hardware e software, mentre l’informatico si concentra su materie più teoriche, che si distaccano cioè dal come è costruito un computer e si concentrano sulla risoluzione problemi più complessi come intelligenza artificiale, sicurezza, data science, ecc.
Che giudizio dai al tuo dipartimento?
Per quanto riguarda il dipartimento lo trovo ottimo, i professori sono molto disponibili, offre molte opportunità e eventi agli studenti (come i Placement Day) in cui molte aziende vengono in università per conoscere e farsi conoscere dagli studenti; in generale è un ambiente stimolante e con buone opportunità sia lavorative sia di ricerca.
Durante gli studi c’è la possibilità di applicare ciò che si impara a lezione?
Tra gli esami che si devono fare durante la laurea in informatica, le opportunità per mettere in pratica ciò che si studia non mancano, anzi! Molti professori infatti integrano l’esame con dei progetti obbligatori che influiscono pesantemente sul voto finale. Sono progetti che occupano del tempo e si sovrappongono allo studio ma sono tutti progetti di gruppo in cui ci si diverte e si impara allo stesso tempo.
C’è la possibilità di fare esperienze all’estero?
Certamente! Le esperienze all’estero sono tante e con un po’ di impegno facilmente accessibili a tutti. Ci sono i programmi Erasmus che hanno bandi di ammissione ogni anno, ma anche opportunità all’estero per ricerca tesi o per tirocinio. Per la magistrale invece si aggiungono percorsi di doppia laurea.
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Intervista a Michele Linardi, laureato in Informatica all’Università di Trento, ora prosegue gli studi con il corso di laurea magistrale in Information Science e Technologies. Proviene da Taio (Trento).
Michele, sei soddisfatto della scelta che hai fatto dopo le superiori e del tuo percorso di studi?
Sono molto soddisfatto, anche se il mio è stato un percorso particolare perché dopo le superiori non mi sono iscritto subito all’università. Dopo un periodo lavorativo e un percorso di formazione di altro tipo ho capito che la strada giusta da percorrere era l’università e nel mio caso specifico il settore di informatica. Sono stato contento al momento dell’iscrizione e ora, dopo aver conseguito la laurea, le mie impressioni sono ancora più positive.
Dopo la laurea hai proseguito con la magistrale, ma con un programma particolare. Ce ne puoi parlare?
Il mio è un percorso di eccellenza svolto in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. In questo momento infatti mi trovo a Pisa per il mio secondo anno di laurea magistrale, dopo aver frequentato il primo anno a Trento. È molto interessante perché si vivono due realtà ed è un percorso che amplia i tuoi orizzonti e dà un valore aggiunto alla laurea. Al termine si ottiene un doppio titolo di studio: la laurea magistrale in Informatica rilasciata dall’Università di Trento e il Master in Communication and Computer Engineering rilasciato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
(ndr: questo percorso non è più attivo)
Sei interessato alla ricerca in ICT (Information and Communications Technology) svolta a Trento?
Sono stato quattro anni a Trento e sono cresciuto, dal punto di vista accademico, in un ottimo ambiente di ricerca quale è quello di Trento. È un campo che ammiro molto, lo sto tenendo molto in considerazione e non escludo in futuro di entrare a far parte di questa realtà lavorativa.
È importante investire nella formazione in tempi di crisi?
Direi che ricerca e formazione non sono solo importanti, sono fondamentali se vogliamo uscire dalla crisi.