Giurisprudenza
Facoltà di Giurisprudenza
Classe di laurea: LMG/01 - Giurisprudenza
Posti disponibili (a.a. 2025/26): 600 (accesso con test di ammissione)
Durata e lingua del corso: 5 anni, in lingua italiana
Sede: Facoltà di Giurisprudenza, Trento (TN)
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Il corso, della durata di 5 anni, è pensato per formare esperti nel campo del diritto. Oltre allo studio delle classiche materie giuridiche (diritto italiano nelle sue varie ramificazioni: privato, pubblico, penale, ecc.), Giurisprudenza a Trento ha come elemento qualificante la spiccata proiezione transnazionale, internazionale e comparata. È previsto infatti un unico percorso denominato “Diritto comparato europeo e transnazionale”, che permette di acquisire gli strumenti necessari per poter integrare lo studio del diritto italiano con quello del diritto europeo e internazionale, e di analizzare le dinamiche di integrazione e collaborazione tra i vari ordinamenti. La laurea magistrale in Giurisprudenza è presupposto indispensabile per accedere alle tradizionali professioni forensi (avvocato, magistrato, notaio), ma fornisce anche la preparazione necessaria per il giurista d’impresa o per chi voglia accedere ai molteplici concorsi nelle pubbliche amministrazioni locali, nazionali, comunitarie e internazionali (un profilo professionale nuovo e interessante, ad esempio, è quello di giurista-linguista presso l’Unione europea). La laurea in Giurisprudenza rappresenta, inoltre, titolo positivo per ulteriori percorsi professionali. Essa è quindi spendibile nel giornalismo, nel volontariato organizzato e nella cooperazione, nel settore bancario, nell’ambito della tutela dei beni culturali e dell’ambiente, nelle tecnologie informatiche applicate alle scienze giuridiche, come l’e-commerce e la gestione di banche-dati giuridiche online.
Presentazione della laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza - 2022
I nostri studenti
intervista a Marta, iscritta al quarto anno di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza dell'Università di Trento. Viene da Roma
Ciao Marta! UniTrento non è certo l'Università più vicina a casa. Come mai hai scelto di iscriverti qui?
Avevo sentito parlare di UniTrento come di una buona università, e sapevo del taglio comparato ed internazionalistico che si cerca di dare al corso, che rimane però, pur sempre, focalizzato sul diritto nazionale. Ho pensato che questo tipo di approccio potesse darmi qualcosa in più e farmi avvicinare alla materia in un modo più innovativo e meno tradizionale, aperto alle continue evoluzioni e contaminazioni che contraddistinguono il mondo del diritto contemporaneo.
Che scuola superiore hai frequentato e come mai hai scelto questo corso di laurea?
Personalmente ho frequentato il liceo classico, ma penso che si possa arrivare a Giurisprudenza e frequentarla con soddisfazione da ogni tipo di percorso. Il mio in particolare mi ha portato a sceglierla perché si tratta di un corso di laurea che, per quanto sia specifico e professionalizzante, riesce anche a fornire una buona comprensione generale della realtà che ci circonda, che è sempre permeata e plasmata da regole giuridiche, e ad abbracciare moltissimi campi del sapere, osservati tramite la lente particolare del diritto.
In conclusione direi che l’ho scelta perché permette di diventare tecnici di una materia e allo stesso tempo di toccarne e di scoprirne tante altre durante il proprio percorso.
Giurisprudenza a Trento ha come elemento qualificante la spiccata proiezione transnazionale, internazionale e comparata con il suo percorso unico in Diritto comparato europeo e transnazionale. Come si concretizza questa caratteristica nella quotidianità degli studenti iscritti?
I professori cercano sempre, anche nei corsi più tradizionali, che sono impostati sullo studio del diritto interno, di presentarlo non come un sistema isolato e assoluto, ma come uno dei tanti possibili, in costante dialogo con gli altri.
Inoltre molti dei corsi complementari sono focalizzati sulla comparazione, permettendo, a chi volesse, di concentrarsi in maniera più mirata su come una specifica branca del diritto si presenta negli altri ordinamenti, soprattutto in quelli di tradizione europea continentale e angloamericana.
Infine, molti studenti e studentesse scelgono di fare un’esperienza all’estero, per arrivare a conoscere in prima persona il funzionamento e la modalità di studio del diritto in un altro paese.
A chi consiglieresti questo corso?
A tutte le persone che sono interessate a scoprire il mondo del diritto, ma che vogliono averne una visione ampia a dinamica, possibilmente orientata anche a carriere diverse da quelle forensi, che continuano ad essere considerate lo sbocco naturale del corso di laurea in Giurisprudenza.
C'è qualcosa di specifico che vorresti raccontare del tuo corso o del tuo percorso universitario?
Un’esperienza molto coinvolgente che ho fatto durante il mio percorso è stata quella di un laboratorio di didattica innovativa che si chiama “Street law: illustrare la costituzione”. Si tratta di un piccolo corso facoltativo in cui gli studenti approfondiscono in classe alcune tematiche attuali di diritto costituzionale, scelte da loro stessi, per poi parlarne nelle scuole superiori con i ragazzi e le ragazze dell’ultimo anno. Credo sia un buon esempio della ricchezza dell’offerta formativa dell’Università e di un progetto che mette in comunicazione la nostra istituzione col territorio e con le giovani generazioni, rendendo il diritto, che ci riguarda in quanto cittadini, più accessibile e comprensibile a tutti attraverso le competenza e la passione di chi lo studia.
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intervista a Teresa Andreani, iscritta al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza dell'Università di Trento. Viene da Roma
Perché hai deciso di iscriverti a Giurisprudenza a Trento, lasciando una città come Roma?
Capisco che a prima vista lasciare la Capitale per venire fin qui possa apparire piuttosto strano. La mia scelta è stata convinta e dettata da più motivi. Ho scelto di studiare Giurisprudenza a Trento innanzitutto per la qualità degli insegnamenti impartiti, che fanno di questa Facoltà una delle migliori in Italia. Sono stata attratta anche dalla specificità dei corsi nell’ambito del diritto comparato e internazionale, che danno all’offerta formativa un taglio interessante e innovativo, al passo con i cambiamenti che caratterizzano l’evoluzione del diritto in Europa e nel mondo. Mi hanno infine convinto l’ampia offerta di mobilità internazionale, l’ottima organizzazione dell’Università, dovuta anche al fatto che sia un ateneo medio-piccolo, e la buona gestione dei numerosi servizi offerti a noi studenti.
Ci sono possibilità di fare esperienze di studio o di tirocinio all’estero?
Sì, certamente! Sono più di duecento le mete europee con cui la Facoltà ha rapporti di scambio all’interno del programma Erasmus+. È possibile poi accedere a programmi di doppia laurea con paesi extraeuropei, come gli Stati Uniti, e così ottenere un diploma di laurea anche lì, o ad accordi bilaterali stretti con paesi sudamericani e asiatici. La Facoltà fa di tutto per incentivare la partenza verso l’estero, consapevole che quest’esperienza è necessaria alla formazione di un giurista.
Ti piace vivere e studiare a Trento?
Devo ammettere che, venendo io da una metropoli, l’idea di vivere in una città così piccola era forse ciò che mi preoccupava di più. Personalmente ho trovato in Trento il luogo giusto per studiare, coltivare la mia vita sociale e culturale facilmente e senza stress. L’offerta culturale della città è notevole: ci sono molti festival, innumerevoli incontri e conferenze patrocinate dall’Università, iniziative promosse da associazioni culturali e di volontariato. Le dimensioni ridotte della città, insomma, non mi hanno mai limitato, anzi!
Come giudichi la qualità dei servizi dell’università di Trento?
Ritengo che la qualità dei servizi sia molto buona. Dalle biblioteche, che sono aperte fino a tarda notte, alle segreterie che assistono gli studenti bisognosi di chiarimenti, sempre a nostra disposizione. Tutto questo facilita la mia esperienza universitaria e ne sono molto contenta. È uno dei motivi che mi ha portato qui.
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intervista a Angela Casalini, iscritta al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza dell’Università di Trento. Viene da Padova.
Angela, tu vieni da Padova, perché hai deciso di frequentare Giurisprudenza a Trento?
Anche se provengo da una città come Padova, che è sicuramente famosa per la sua Facoltà di Giurisprudenza, dopo la maturità ho deciso di partire per Trento attratta soprattutto dal percorso di studi in Diritto europeo e transnazionale, in modo da poter avere una conoscenza anche di quello che succede al di là dei nostri confini, elemento che sta diventando sempre più importante.
Quali sono i punti più qualificanti del tuo corso di studi?
Uno degli aspetti che mi piace di più è l’ottica internazionale con cui ci avviciniamo alle materie, dando molta importanza allo studio del diritto di altri Paesi e al diritto comparato. Questo approccio è confermato anche da tutte le possibilità che l’Ateneo ci offre per trascorrere un periodo all’estero, non solo grazie al programma Erasmus ma anche attraverso moltissimi programmi di scambio con università di tutto il mondo.
È importante oggi porsi in un’ottica internazionale?
Penso sia fondamentale soprattutto per noi ragazzi conoscere più lingue e pensare in futuro di lavorare anche fuori dal nostro Paese, in una prospettiva internazionale che spesso nelle università italiane è dimenticata, ma che per me è indispensabile.
La Facoltà di Giurisprudenza si trova proprio in centro. Ti piace vivere e studiare a Trento?
Nonostante Trento sia una città piccola rispetto alla mia, ho trovato molte opportunità per divertirmi. La cosa che più apprezzo è che la città diventa sempre più come un grande campus, perché quasi tutti gli studenti vivono vicino alla sede dell’università quindi è molto facile incontrarsi.
Tu collabori con l’università come studente “150 ore”. Ce ne puoi parlare?
L’Università tramite una graduatoria ogni anno dà a noi studenti la possibilità di lavorare per un totale di 150 ore retribuite. Quest’anno sono stata scelta per l’attività di orientamento, ovvero presento la Facoltà di Giurisprudenza in tante sedi diverse in tutta Italia e mi sto divertendo tantissimo!
A quali studenti consiglieresti scegliere il tuo stesso corso di laurea?
Sono contentissima della scelta che ho fatto, quindi consiglierei il mio corso a tutte le persone che hanno voglia di impegnarsi per avere dall’università qualche prospettiva in più.