Human-Computer Interaction
Corso interdipartimentale: Dipartimenti di Psicologia e Scienze Cognitive, Ingegneria e Scienza dell’Informazione
Classe di laurea: LM55 - Scienze cognitive
Ammissione: numero programmato (vedi procedure di ammissione)
Durata e lingua del corso: 2 anni, in lingua inglese
Sedi: Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive, Rovereto e Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione, Povo - Trento
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Gli obiettivi formativi della laurea magistrale in Human-Computer Interaction pongono la comprensione delle persone e delle loro pratiche come momento fondamentale nel disegno della tecnologia con lo scopo ultimo di fornire una prospettiva particolare nell'affrontare molti dei temi critici attualmente incontrati dalle scienze informatiche, quali la consapevolezza, la privacy, il contesto, l'esperienza, l'emozione e la partecipazione.
Lo scopo è quello di formare una nuova generazione di ricercatori e professionisti che comprendano la complessità della cognizione, il comportamento e l'emozione umana entro livelli di analisi micro, meso e macro e che siano capaci di incorporare tale conoscenza in prodotti nuovi che possano interfacciarsi con i valori, gli interessi e i bisogni umani che si differenziano notevolmente da individuo a individuo.
Video presentazione della laurea magistrale
I nostri studenti
intervista a Giulia, che sta concludendo il secondo anno del corso di laurea magistrale in Human-Computer Interaction. Giulia viene da Oderzo in provincia di Treviso
Ciao Giulia, che triennale hai frequentato e che cosa ti ha spinto a scegliere questo percorso magistrale?
Ho completato la laurea triennale in Scienze e tecniche di psicologia cognitiva presso l'Università di Trento. Durante questo percorso mi sono appassionata moltissimo al mondo delle neuroscienze e dell'ergonomia cognitiva, seppur avessi sempre avuto un grande interesse per lo studio della cognizione e il comportamento umano.
Inizialmente avevo in mente di orientare la mia formazione verso le neuroscienze, ma poi ho scoperto la possibilità di unire le discipline che più amavo con la tecnologia specializzandomi nell’ambito di Human-Computer Interaction, il quale combina scienze cognitive ed ergonomia cognitiva nell'ambito dell'interazione uomo-macchina. Questo corso di studi estremamente multidisciplinare affronta sfide stimolanti, dalle migliorie delle interfacce online a soluzioni più impegnative, ad esempio per aumentare la sicurezza in settori come l'automotive.
Inoltre, approfondisce il mondo dell'esperienza utente, la UX (user experience) in tutte le sue componenti, permettendo agli studenti di diventare competenti nella materia a 360°.
Giulia, al momento sei all'estero per un tirocinio. Ci racconti cosa stai facendo?
Attualmente mi trovo in Germania a Francoforte sul Meno come Intern presso Nintendo of Europe GmbH (sì, proprio quella dei videogiochi!). Il mio tirocinio si concentra sulla customer research riguardo all'utilizzo delle interfacce a partire dalla quale poi implemento modifiche di diversa entità al fine di ottimizzare e migliorare l’usabilità dell’interfaccia.
Concretamente mi occupo dell’architettura dell’informazione con cui vengono presentati i contenuti all’utente o le nuove features sia da un punto di vista funzionale che visivo: il mio lavoro è adattare il più possibile l’interfaccia e il modo in cui viene presentata alla mente dello user finale.
Questo lavoro, oltre ad essere svolto in team con gli approcci del design thinking, mi permette di collaborare con diverse figure professionali, come web developers, copywriter e altri, compresi coloro che si occupano del business.
Quali sono le prospettive lavorative dopo la laurea magistrale in Human-Computer Interaction?
Le prospettive lavorative dopo la laurea magistrale in Human-Computer Interaction sono promettenti. Sebbene il mercato italiano sia ancora agli inizi, all'estero il settore è molto prospero. Le opportunità lavorative sono diverse ma soprattutto varie incontrando sia i propri punti di forza che i propri interessi: si può lavorare come UX designer, creando interfacce e applicazioni per il web, come UX researcher, focalizzandosi sulla ricerca utente e sulla definizione di prodotti e servizi, oppure come UI designer, concentrandosi sugli aspetti visivi dei prodotti. Inoltre, c'è la possibilità di lavorare nell'ambito degli human factors, sviluppando sistemi per contesti più complessi più a stretto contatto con l’ambiente ingegneristico.
C'è qualcosa di specifico che vorresti raccontare del tuo corso o del tuo percorso universitario?
Il mio corso di laurea magistrale in Human-Computer Interaction mi ha fornito una formazione completa ed entusiasmante e progetti concreti in gruppi multidisciplinari sono stati davvero preziosi per sviluppare al meglio le mie competenze.
Ho potuto inoltre partecipare a moltissime attività come conferenze e workshops ma anche challenges le quali mi hanno consentito di esplorare il link tra psicologia, tecnologia e design.