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Ingegneria civile

Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica

Classe di laurea: LM23 - Ingegneria civile
Ammissione: libero, con verifica dei requisiti di ammissione (vedi procedure di ammissione)
Durata e lingua del corso: 2 anni, in lingua italiana
Sede: Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica, Mesiano - Trento

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L’ingegneria civile è una disciplina in continua evoluzione, in cui metodologie tradizionali si integrano con tecniche innovative, con l’uso di nuovi materiali e con l’irrinunciabile attenzione ai temi della sicurezza, dell’impatto ambientale, della sostenibilità e del risparmio energetico. I professionisti devono possedere competenze avanzate, multidisciplinari e la capacità di collaborare all’interno di gruppi di lavoro anche internazionali.

Grazie al percorso formativo proposto, il laureato magistrale è in grado di rispondere a queste esigenze, essendo in grado di affrontare attività professionali complesse come:

  • la progettazione di strutture civili e industriali
  • la riabilitazione strutturale, il recupero e la conservazione degli edifici
  • la progettazione geotecnica e di infrastrutture
  • la progettazione integrata degli edifici, con particolare riguardo agli aspetti energetici, impiantistici e al benessere abitativo
  • la direzione dei lavori e il collaudo di opere private e pubbliche
  • il monitoraggio di opere civili con l’uso di sensori e dell’intelligenza artificiale

Il corso di studio mira a formare un laureato con approfondite competenze nei diversi settori dell’ingegneria civile, in grado di operare (anche in contesti internazionali) nella libera professione, nel mondo industriale, nella pubblica amministrazione e nella ricerca scientifica.

L’offerta didattica si declina in quattro percorsi:

  • Strutture
  • Riabilitazione
  • Progettazione integrata e digitale
  • Civil Digital Infrastructure che vede al suo interno due filiere  “Digital” e “Grandi infrastrutture”

Il laureato magistrale, dopo aver sostenuto l’Esame di Stato, può iscriversi all’Ordine degli Ingegneri (sezione A dell’Albo).

Video presentazione della laurea magistrale

 

I nostri studenti

intervista a Enrico iscritto al corso di laurea magistrale in Ingegneria civile

Foto di EnricoPer iniziare a conoscerti meglio, ci dici da dove vieni e qual è il tuo piatto preferito?
Sono di Belluno. Il mio piatto preferito è la pasta al ragù.

Parliamo della tua laurea triennale: in che cosa sei laureato? In che Ateneo? 
Ingegneria civile qui a Trento.

Raccontaci della tua magistrale: cosa ti ha spinto a sceglierla?
Da piccolo quando mi chiedevano di fare un disegno, disegnavo quasi sempre una casa e quando giocavo con le macchinine immaginavo sempre di essere in un cantiere. Alle superiori ho frequentato il "geometri" e li ho capito che nel futuro avrei voluto lavorare nel campo dell'ingegneria civile.

La caratteristica che rende la tua magistrale la magistrale adatta a te? 
Credo sia sempre stato quello che volevo fare da "grande", mi è sempre piaciuto capire come facciano un edificio o una struttura a stare in piedi. Mi interessa l'ambiente e la sostenibilità ambientale e in questo momento c'è bisogno di dare una svolta all'edilizia anche in questo senso. Un ingegnere, nelle varie scelte durante la progettazione, può fare la differenza.

Il corso più interessante che hai seguito fino ad oggi? 
Tecnica delle costruzioni.

Perché consiglieresti il tuo corso di laurea magistrale?
Perché è un corso che offre delle basi ampie spendibili in vari settori dell'ingegneria civile in generale.

Perché hai scelto Trento per la tua laurea magistrale?
Ho scelto Trento principalmente perché durante la triennale mi sono trovato bene, sia come rapporto con i docenti e i compagni di corso, sia come città.

Trento: qual è la cosa che preferisci del vivere da studente a Trento?
Mi piace l'ambiente, il poter passeggiare all'aria aperta, poter studiare in spazi adeguati (pre covid).

Sempre parlando di Trento: qual è il tuo luogo preferito della città o dei suoi dintorni?
Mi piace la zona delle Albere per il grande parco utilizzabile in vari modi.

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intervista a Stefano Dondio Cagoliscritto al corso di laurea magistrale in Ingegneria civile dell’Università di Trento

Stefano, quali sono le caratteristiche principali del tuo corso di laurea magistrale?
Il corso di laurea magistrale ha come obiettivo lo sviluppo di competenze tecniche specifiche nell’ambito dell’ingegneria civile. Questo significa fornire le capacità di affrontare problemi pratici partendo dalla solida base di conoscenze scientifiche acquisite durante la laurea di primo livello. Lo studente sarà così in grado di elaborare ipotesi di partenza e su queste costruire e risolvere modelli più o meno complessi che permettono di ottenere dati quantificabili. Le verifiche su questi risultati permetteranno di comprendere se le ipotesi di partenza siano accettabili. Esempi di questo possono esse la progettazione di un acquedotto, un raccordo stradale, un edificio antisismico o un edificio industriale in acciaio. Con le competenze acquisite e tramite l’uso di software di calcolo o di semplici calcoli a mano si assicura che l’elemento progettato risponda a determinate caratteristiche e soddisfi i requisiti che gli competono.

Quali prospettive professionali pensi che offra questo corso?
Le prospettive di impiego sono molteplici e molto differenti fra loro. Molti possono immaginare l’ingegnere come una persona che fa molti calcoli per realizzare un progetto. In realtà la progettazione è solo un aspetto del processo costruttivo delle opere civili: queste vanno anche costruite, collaudate e mantenute funzionanti. Servono dunque figure professionali che sappiano gestire un cantiere, collaudare un’opera o eseguirne la manutenzione. Va inoltre ricordato che le opere civili non sono solo “le “case e i ponti”. Le opere di ingegneria civile comprendono le strutture degli edifici, le infrastrutture viarie, le opere geotecniche (relative al terreno) e la progettazione di impianti (elettrico, climatico, idrico). Le prospettive lavorative sono davvero molte, dal settore privato a quello pubblico, e questo permette di trovare un proprio ambito in cui realizzarsi appieno.

Come trovi il rapporto con i docenti nell’università di Trento?
Il rapporto con la docenza in generale è sempre stato molto positivo, salvo alcune eccezioni. I professori hanno il proprio ufficio nella sede del dipartimento e sono sempre rintracciabili e disponibili a ricevere gli studenti per chiarire dubbi e correggere i progetti. Più di una volta mi è capitato di ricevere la disponibilità ad un incontro lo stesso giorno in cui ho inoltrato la richiesta via mail. Le possibilità che apre questo tipo di ambiente sono molte: non è difficile che professori con cui si è stilata una tesi o con cui si è affrontato un tirocinio propongano lavori extracurricolari a contatto diretto con l’ambiente universitario o con aziende di loro conoscenza. A me, ad esempio, è capitato di poter lavorare per il professore con cui avevo redatto la tesi al termine dei primi tre anni di università e partecipare a una pubblicazione di livello minore ancor prima di aver terminato il percorso specialistico.

Tu sei anche un tutor specialistico. Puoi parlarci brevemente di quest’esperienza?
I tutor specialistici sono degli studenti di laurea magistrale che vengono selezionati dai docenti per aiutare gli studenti nel loro percorso accademico. Generalmente i corsi interessati sono quelli delle materie di base del primo anno, come analisi matematica, fisica, informatica, disegno. Ritengo sia per le matricole un'importante opportunità, in quanto permette loro di interfacciarsi con persone che non sono docenti e esercitatori, ma che fino a poco tempo fa erano nella loro stessa situazione. Il nostro compito è quindi fornire un aiuto concreto basandoci sulla nostra esperienza, come per esempio suggerire un particolare testo o qualche consiglio su come studiare la materia e prepararsi al meglio per l’esame, oltre che rispondere a dubbi su esercizi. Non di rado mi capita di incontrare miei ex-studenti che orgogliosi mi dicono che hanno passato l’esame su cui si svolgeva il tutorato e concordano su quanto questo tipo di iniziativa sia stata per loro utile durante lo studio.