Logo Orienta

Studi storici e filologico-letterari

Dipartimento di Lettere e Filosofia

Classe di laurea: L10 - Lettere
Posti disponibili (a.a. 2023/24): 121 (accesso con test di ammissione)
Durata e lingua del corso: 3 anni, in lingua italiana
Sede: Dipartimento di Lettere e Filosofia, Trento (TN)

Prenota un colloquio informativo individuale e/o richiedi la brochure

Il corso intende fornire agli studenti una solida formazione umanistica centrata tanto sugli studi di carattere letterario e linguistico-filologico quanto su quelli di carattere storico, indagati nelle loro correlazioni. A seconda degli interessi e delle attitudini degli studenti vengono proposte tre carriere:

  • Lettere classiche - la civiltà letteraria greca e latina e il relativo contesto storico, anche in riferimento ai suoi sviluppi tardo-antichi e romanzi
  • Lettere moderne - la civiltà letteraria italiana nell’intero suo sviluppo storico e nei suoi diversi generi letterari
  • Storia - la storia della civiltà nel suo sviluppo complessivo, anche in riferimento alle sue radici classiche e con particolare attenzione per il contesto europeo

 

I nostri studenti

intervista a Sebastiano. Sebastiano viene da Viterbo e frequenta il terzo anno di Studi storici e filologico-letterari

Intervista a SebastianoCiao Sebastiano, come mai hai deciso di iscriverti a questo corso?
Ho sempre avuto uno spiccato interesse verso lo studio del passato: seguo diversi programmi di Rai Storia fin dalle scuole medie, quando sognavo di partecipare a “Passato e Presente” sedendo accanto a Emanuela Lucchetti o Gregorio Staglianò per interrogare studiosi del calibro di Franco Cardini, Luciano Canfora, Guido Paduano, Alessandro Barbero… Dal momento in cui quest’aspirazione ha lasciato spazio alla voglia di insegnare, il corso mi è sembrato fin da subito la sintesi perfetta tra passione personale e formazione professionale.

Il corso di laurea in Studi storici e filologico-letterari offre tre carriere. Tu quale hai scelto di seguire?
Io ho scelto di seguire la carriera tipo “storia”.

Che peso hanno lo studio della lingua latina e greca sul corso? È accessibile anche agli studenti che non hanno affrontato lo studio di queste lingue in passato?
Devo dire che il latino, contrariamente al greco, ha una certa importanza durante entrambi i semestri del primo anno. Tra gli studenti del classico, ho assistito ad un massiccio analfabetismo di ritorno in merito allo studio di questa lingua (ed io stesso non ho fatto eccezione), ma i corsi offerti dall’Ateneo garantiscono tanto un necessario ripasso per noi quanto uno studio rapido ed efficace per chi non ha mai aperto un “IL”.

A chi consiglieresti questo percorso?
Consiglio questo corso a chiunque voglia intraprendere una carriera nella ricerca storica o preferisca studi umanistici incentrati meno sulle arti e più sul contesto in cui nascono.

C'è qualcosa di specifico che vorresti raccontare del tuo corso o del tuo percorso universitario?
Ad oggi è affascinante notare come l’interesse di uno storico (in veste di interprete del passato come mezzo per la comprensione del presente) sembra doversi rivolgere in modo naturale a campi di studio estremamente tecnici: come filosofia, economia e analisi geopolitica; quando Trento tiene invece più stretto il nostro legame con la letteratura, la filologia e i beni culturali. Mentre le materie di indirizzo ripercorrono lo sviluppo della nostra specie, con tutte le metodologie atte alla sua analisi, i crediti a scelta sono in grado di formare archivisti, paleografi, filologi... Parlo di un indirizzo “fluido” non solo per la grande varietà di studi che incoraggia, ma anche per la sua organizzazione: contempla persino la convocazione di un vertice annuale professori/alunni, in cui non solo si discute di problematiche inerenti a materiali didattici od orari ostici per lo svolgimento delle lezioni, ma anche progetti, collaborazioni e sviluppi futuri di materie di indirizzo e non.

***

intervista a Chiara Zanella. Neo-laureata, Chiara ha frequentato il corso di laurea in Studi storici e filologico-letterari e la magistrale in Filologia e critica letteraria dell’Università di Trento. Risiede a Trento; ama la compagnia degli animali, la musica, andare in bicicletta, leggere, andare a teatro e a concerti.

Amo raccontare e vorrei lavorare nell'editoria per l'infanzia

Chiara ZanellaChiara, come è nato il tuo interesse per le materie letterarie e in particolare per il tuo indirizzo di studi?
Quando ancora non sapevo leggere, tartassavo mio papà perché mi raccontasse più e più volte le leggende del Trentino. A sei anni mia mamma mi ha regalato una raccolta delle storie di Beatrix Potter (la creatrice di Peter Rabbit), il mio primo libro da leggere da sola. Non ho più abbandonato questa passione e ho posto al centro dei miei studi la ricerca sulla lingua e sull’opera letteraria.

Com’è in Dipartimento il rapporto con i docenti?
Assolutamente buono. Non devi aspettare a lungo per ricevere una risposta via mail o per avere un appuntamento con un professore.

Come hai trovato la qualità dei servizi di supporto allo studio?
Non ho difficoltà a trovare informazioni su Internet. Inoltre, la maggior parte delle volte, riesco a risolvere i miei disguidi con il solo invio di una mail all’ufficio competente.

Quali prospettive vedi per il tuo futuro?
Ho sempre pensato che avrei insegnato. Ora invece sto pensando di lavorare nel campo dell’editoria per l’infanzia oppure all’interno dell’organizzazione teatrale.