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Ingegneria industriale

Dipartimento di Ingegneria Industriale

Classe di laurea: L9 - Ingegneria industriale
Posti disponibili (a.a. 2023/24): 240 (accesso con test di ammissione)
Durata e lingua del corso: 3 anni, in lingua italiana
Sede: Dipartimento di Ingegneria Industriale, Povo (TN)

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Perché la batteria dello smartphone è ricaricabile? Come può essere riutilizzata la bottiglia di plastica gettata nel contenitore? Cosa permette all’auto di frenare bene? Come avviene lo stoccaggio dell’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici installati sul tetto di casa? Come fa un’auto a essere “intelligente e connessa”? La risposta a queste domande la offre l’ingegneria industriale.

Il corso di laurea in Ingegneria industriale offerto da UniTrento propone una formazione di base comune al 1° anno (dove si approfondiscono gli insegnamenti di base: matematica, chimica, fisica, informatica) e 3 curricula specifici a partire dal 2° anno:

  • Materiali per l’industria sostenibile: approfondisce lo studio dei materiali tradizionali e di quelli innovativi, del ciclo di vita dei prodotti, delle tecnologie di trasformazione e dei processi di produzione nell’ottica della sostenibilità. Fornisce competenze di base dell'ingegneria dell’informazione per far comprendere le potenzialità offerte dalle tecnologie informatiche e il loro impatto nelle realtà produttive
  • Robotica e meccatronica: è finalizzato alla formazione di ingegneri orientati all’industria manifatturiera di nuova generazione. Si sofferma sullo studio di sottosistemi di differente natura, come quelli di tipo meccanico, elettrico, elettronico e informatico, arrivando a toccare le principali specificità dell’ingegneria dell’informazione. Particolare enfasi è data ai sistemi meccatronici, alla robotica e alle macchine intelligenti
  • Gestionale: fornisce le conoscenze di base utili agli ingegneri industriali per interpretare le sfide dell’organizzazione e della gestione aziendale proprie degli impianti produttivi di ultima generazione. La preparazione verte principalmente sulle tecniche e le tecnologie di gestione e sul controllo degli impianti industriali complessi, con uno sguardo rivolto all’evoluzione del futuro

 

I nostri studenti

Simone Murchio

intervista a Simone Murchio, iscritto al corso di laurea magistrale in Materials and production Engineering dell'Università di Trento. Viene da Genova.

Ci spieghi con un esempio in cosa consiste il lavoro di un ingegnere industriale?
Spiegare con un unico esempio il lavoro di un ingegnere industriale è difficile, perché una laurea in questo ambito apre ad una vastissima gamma di possibili professioni e specializzazioni.  Si può lavorare, ad esempio, nel settore biomedico, progettando protesi o valvole cardiache, o in quello dell’energia rinnovabile, quello automobilistico, quello aerospaziale o in campo elettronico. Insomma le possibilità lavorative sono innumerevoli e riguardano tutto ciò che ha a che fare con il settore industriale e tecnologico.

In quali settori ci si può specializzare? 
Il corso di Ingegneria industriale a Trento offre in particolare la possibilità di specializzarsi in due campi di studio differenti: quello dei materiali e quello della meccanica. Finito il primo ciclo di studi è possibile scegliere tra due corsi di laurea magistrale che in un certo senso sono la prosecuzione di quanto studiato nei tre anni precedenti: ovvero una laurea magistrale in Materials and Production Engineering e una in Mechatronics Engineering. All’interno di questi percorsi le specializzazioni sono innumerevoli quali, per darvi alcuni esempi, quelle nel campo biomedico, design del prodotto, meccanica o robotica. 

Ci sono opportunità di fare esperienze all’estero?
Le possibilità di fare esperienza all’estero sono numerose: dal più famoso Erasmus+ alla doppia laurea, fino alla ricerca tesi o ad un eventuale tirocinio post laurea. Le mete possibili coprono quasi tutta l’Europa: dalla Svezia alla Spagna, passando per città come Budapest, Madrid o Lisbona. Io, ad esempio, ho svolto un periodo di studio all’estero a Göteborg, durante la laurea magistrale: è stata una delle esperienze più belle che abbia mai fatto sia da un punto di vista didattico sia di crescita personale. Consiglio a tutti di provarci e buttarsi, non ve ne pentirete!

Perché hai scelto l’Università di Trento?
La scelta dell’Università di Trento è stata strettamente legata alla possibilità di seguire un corso di laurea ad ampio spettro, in cui potessi avere idea di cosa fosse interessante nel mondo industriale e di cosa potesse piacermi. Questa scelta è stata fatta con l’idea di non seguire, per il primo ciclo di studi, un percorso troppo selettivo che mi avrebbe potuto chiudere a future specializzazioni, delle quali non ero a conoscenza finite le scuole superiori.

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intervista a Cristina Piotto, laureata in Ingegneria industriale e attualmente iscritta alla magistrale in Ingegneria meccatronica dell’Università di Trento. Proviene da Rosà, in provincia di Vicenza.

Cristina, cosa ti ha attratto verso gli studi ingegneristici?
Sono sempre stata attratta da come vengono usati macchinari enormi e lunghi processi di lavorazione, per produrre anche piccoli oggetti. Da qui l’idea di iscrivermi ad Ingegneria industriale, che concilia lo studio dei materiali con quello della meccanica.

Quali consigli daresti ad un nuovo studente per avere successo negli studi?
Il passaggio dalla scuola superiore all’università comporta una maggiore responsabilità verso se stessi. Il mio consiglio è quello di essere curiosi di ciò che si studia e metterci il massimo dell’impegno anche negli esami che possono sembrare meno interessanti. Inoltre non bisogna mai abbattersi se si incontreranno delle difficoltà e chiedere aiuto a professori o tutor.

Come valuti l’ambiente e i servizi allo studio del tuo corso di studi?
La sede è presso il Polo Ferrari (Povo) dove mensa, aule, laboratori e biblioteca sono in un’unica struttura. L’ambiente è stimolante e frequentato da studenti, ricercatori e professori, non solo italiani. L’inglese da anni viaggia a braccetto con l’ingegneria e la scienza.

Ritieni che studiare ingegneria dia buone possibilità di accesso al mondo del lavoro nonostante la crisi attuale?
Credo che ingegneria dia ampie prospettive di lavoro: una laurea non fa di te una persona specializzata in un unico settore, ma dà il metodo per lavorare in molteplici campi ingegneristici. Un ingegnere dei materiali può occuparsi di materiali per costruzioni, per l’area biomedica e per molti altri settori.