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Ingegneria dell'informazione e delle comunicazioni

Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione

Il corso di laurea in Ingegneria dell'informazione e delle comunicazioni insegna a ideare, progettare e realizzare metodi, sistemi e apparati per l’acquisizione, memorizzazione, elaborazione e trasmissione di dati.

L’obiettivo del corso è di creare delle figure professionali con competenze non limitate ad un singolo settore, ma piuttosto con una visione complessiva (sebbene non superficiale) delle diverse metodologie e tecnologie dell’intera area dell’informazione.Il corso di Ingegneria dell'informazione e delle comunicazioni a Trento si caratterizza per un profilo internazionale molto elevato (il 15% circa dei docenti è straniero) e per uno stretto legame con il mondo produttivo (alcuni insegnamenti sono tenuti da professionisti del settore).

I nostri studenti

Intervista a Nicola Fiorello, iscritto al corso di laurea in Ingegneria dell'informazione e delle comunicazioni. Viene da Malcesine in provincia di Verona.Nicola Fiorello

Di cosa si occupa il tuo corso?
Il corso di laurea in ingegneria dell’informazione e delle comunicazioni si occupa dello studio dei processi di acquisizione, trasmissione, ricezione e elaborazione dell’informazione. Detta in maniera più semplice, studiamo come un dato possa essere raccolto dal mondo esterno da parte di un dispositivo, inviato tramite un apposito mezzo verso altri dispositivi, analizzato ed elaborato ed eventualmente archiviato. Tante delle tecnologie che utilizziamo tutti i giorni, da WhatsApp al navigatore satellitare, si basano su questo “viaggio” dell’informazione, che per essere studiato a fondo coinvolge l’elettronica, l’informatica, lo studio dei campi elettromagnetici, dei sistemi, e molte altre discipline.

Quali sono gli sbocchi lavorativi del tuo corso?
Il settore dell’ICT è senza dubbio uno dei più interessanti, attualmente, dal punto di vista degli sbocchi lavorativi: il mondo è sempre più invaso da tecnologie che diventano ogni giorno più complesse e allo stesso tempo indispensabili. Alcuni esempi di tecnologie strettamente legate all’ambito delle telecomunicazioni sono le comunicazioni telefoniche, le comunicazioni radio, le reti informatiche, internet, ma anche i radar o i macchinari di diagnostica usati in medicina. Come ho detto, la preparazione di uno studente laureato in ingegneria dell’informazione e delle comunicazioni è decisamente trasversale, comprende numerose discipline e permette di acquisire diverse competenze. Credo sia ragionevole pensare che, una volta terminato questo percorso, le possibilità di lavorare nel settore siano varie e concrete, e le statistiche lo confermano.

Come giudichi l’ambiente in cui vivi e studi?
Trento è una città piccola e tranquilla, dove comunque ci si può divertire, e dove gli studenti universitari rappresentano una porzione importante della popolazione. La città e molto vivibile, ricca di iniziative e servita molto bene da servizi di trasporto pubblico. Il polo scientifico/tecnologico della collina, situato a Povo, è un ambiente giovane, stimolante, frequentato da numerosi studenti, dottorandi, ricercatori e professori. I servizi forniti dall’Università e dall’opera universitaria sono numerosi e funzionano molto bene.

 

Elena DoniniIntervista a Elena, studentessa al III anno del corso di laurea in Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni dell’Università di Trento (dall'a.a. 2015-2016 questo corso si chiama Ingegneria dell'informazione e delle comunicazioni).

Come hai maturato la scelta di iscriverti a questo corso?
Il mio interesse verso l'elettronica e le telecomunicazioni è nato durante il periodo del liceo grazie ad un corso di robotica. Inizialmente ero un po' restia perché pensavo fosse una cosa "da maschi", ma con il passare del tempo invece è nata una passione per la robotica, per la parte software, ma soprattutto per quella elettronica. Quando, dopo il liceo, ho vagliato le varie proposte universitarie, il percorso in elettronica e telecomunicazioni spiccava tra le altre possibilità perché univa le due tematiche che mi interessavano. 
In generale, pensare che quest'ambito di studi sia esclusivamente per ragazzi è una cosa un po' sciocca; infatti i docenti valutano gli studenti in base alle loro performance accademiche, non al genere sessuale. Quindi l'unica cosa che serve per frequentare questo corso è interesse verso la materia e voglia di studiare. Proprio per questo non ho trovato difficoltà in ambito accademico e, anzi, mi trovo bene.

Com’è il rapporto tra studenti e docenti?
I docenti dei vari corsi sono molto disponibili nei confronti degli studenti: al termine delle lezioni si possono fare domande per avere chiarimenti riguardo agli argomenti trattati; altrimenti si può scrivere loro un'e-mail o fissare un colloquio individuale. Questo torna molto utile soprattutto nei casi in cui l'esame si svolga sotto forma di progetto, quando è necessaria una continua interazione tra studente e docente.

Quali pensi siano le prospettive professionali e qualificanti del tuo corso di studi?
Un laureato in questo settore non fa fatica a trovare lavoro né in Italia né all'estero, infatti durante il percorso di studi l'inglese va di pari passo con l'italiano. Questo perchè tanti professori e tutor sono stranieri, ma soprattutto perchè l'elettronica e le telecomunicazioni appartengono ad un ambito in continua evoluzione, quindi gli articoli o le ricerche sui temi più innovativi sono pubblicati in inglese. Oltre alla ricerca, i principali sbocchi lavorativi sono nel settore pubblico e come libero professionista.