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Musicologia

Dipartimento di Lettere e Filosofia

Corso interateneo con la Libera Università di Bolzano

Classe di laurea: LM45 - Musicologia e beni musicali
Ammissione: numero programmato (vedi procedure di ammissione)
Durata e lingua del corso: 2 anni, in lingua italiana
Sede: Dipartimento di Lettere e Filosofia, Trento

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Il corso corrisponde a un progetto strategico nell’asse dell’Euregio volto a rafforzare la formazione nel campo della conoscenza, conservazione, gestione, valorizzazione e divulgazione dei beni musicali. Il corso intende formare persone capaci di operare nella ricerca avanzata nel campo delle discipline della musica, nell’editoria specializzata e presso le aziende pubbliche e private del settore. La laurea magistrale in Musicologia permette inoltre di assumere funzioni di elevata responsabilità nell’ambito della conservazione e del restauro nelle sezioni musicali di archivi e biblioteche nonché nelle audioteche e nei settori dell’intrattenimento e della comunicazione.

Il corso si caratterizza per il suo trilinguismo: le lezioni si tengono in italiano, tedesco e inglese. Dopo il primo anno comune, prevalentemente in inglese presso la Libera Università di Bolzano, le attività formative si dividono in due percorsi a scelta: 

  • Storia e critica dei testi musicali, prevalentemente in italiano nella sede di Trento 
  • Metodologia dell’educazione e della comunicazione musicale, in italiano e in tedesco nel campus di Bressanone

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I nostri studenti

intervista a Giorgia laureata in Musicologia. Giorgia è di Trento e vive in un piccolo paese poco distante dalla città

Ciao Giorgia! Che cosa hai studiato in triennale e come mai hai scelto questo corso di laurea?
In triennale ho studiato Beni culturali, scegliendo l’indirizzo musica-spettacolo che offriva – oltre ai corsi più generici – diversi approfondimenti sul repertorio musicale. Sto inoltre per concludere un triennio accademico di primo livello in Composizione (indirizzo storico-musicologico) al Conservatorio Bonporti di Trento e Riva del Garda. 

Intervista GiorgiaIl corso propone due curricula: quello in Storia e critica dei testi musicali e quello in Metodologia dell’educazione e della comunicazione musicale. Quale hai deciso di seguire?
Ho deciso di seguire il percorso di Storia e critica dei testi musicali, prevalentemente a Trento e in lingua italiana. Al momento della scelta il mio interesse era maggiormente rivolto alla musicologia storica, alla filologia e all’analisi di repertori del passato. Sono comunque aperta all’approfondimento di nuovi ambiti, magari in futuro… Chissà.

Ora che hai concluso questo percorso cosa farai? Hai già deciso verso cosa indirizzarti?
Dopo questi anni di studio ho capito di avere una grande passione per la ricerca. Mi piacerebbe quindi rimanere nel mondo accademico, per questo nei prossimi mesi ho intenzione di elaborare un progetto per l’ammissione a un corso di dottorato (in Italia o all’estero) … Non sarà facile ma sono molto motivata e voglio affrontare questa tappa con grande ottimismo!
Non ho mai escluso nemmeno la possibilità di insegnare nelle scuole, magari potrà essere una fase di transizione…

A chi consiglieresti questo percorso?
Mi sento di consigliare questo percorso di studi a chiunque sia interessato alla musicologia in senso lato – questo corso di studi offre un’ampia gamma di discipline (incluse letteratura tedesca e antropologia culturale) – e che voglia portare avanti lo studio delle lingue straniere – inglese e tedesco. Non nego di aver fatto fatica a raggiungere il livello C1 d’inglese, ma, una volta ottenuta la certificazione, sono stata ripagata da una grande soddisfazione. 
In più, avere delle competenze musicali non solo è utile ma necessario per comprendere al meglio la musicologia; per questo il Conservatorio mi ha dato molto. 

C’è qualcosa di specifico che vorresti raccontare del tuo corso o del tuo percorso universitario?
Trattandosi di un corso interateneo ci sono diversi pregi: penso all’esperienza più stimolante del mio percorso di studi, ossia il mio soggiorno di ricerca tesi a Lipsia, in Germania. Ho ricevuto una borsa di studio dall’Università di Trento, partecipando a un bando per la mobilità internazionale. Suggerisco a chiunque di sfruttare queste possibilità e di aprirsi a nuovi orizzonti al di fuori dei confini della propria città e del proprio Paese. 

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intervista a Elena, laureanda in Musicologia, iscritta al percorso di Storia e critica dei testi musicali. Elena è di Trento

Ciao Elena! Che cosa hai studiato in triennale e come mai hai scelto questo corso di laurea?intervista a Elena
Ho avuto accesso al corso di laurea magistrale con il Diploma accademico di I livello conseguito in Conservatorio, che è equiparato a un corso di laurea universitario.
Ho sempre amato moltissimo la storia della musica e la drammaturgia musicale e la dimensione della ricerca musicologica mi affascinava: iscriversi alla laurea magistrale in Musicologia sembrava essere l’occasione giusta per poter approfondire questo ambito di studi, anche grazie alla presenza di importanti musicologi che sono docenti presso questo corso. 

Per seguire questo corso è necessario saper suonare uno strumento musicale? Tu suoni qualche strumento?
Personalmente ritengo che avere alle spalle degli studi musicali sia fondamentale per seguire questo corso di laurea, nello specifico avere delle buone capacità di lettura e analisi, ma non è indispensabile avere un diploma di conservatorio. Contestualmente alla laurea magistrale sto completando il Diploma accademico di II livello in Canto lirico al Conservatorio.

La laurea magistrale in Musicologia è un corso interateneo con la Libera Università di Bolzano. Cosa significa nella quotidianità degli studenti iscritti?
Ho frequentato il primo anno di studi presso la sede di Bressanone della Libera Università di Bolzano, sostenendo dei corsi e degli esami in lingua inglese e tedesca, esperienza che per quanto mi riguarda è stata molto positiva e stimolante. Inoltre i contatti tra la Libera Università di Bolzano e le istituzioni austriache mi hanno consentito di sostenere il tirocinio curricolare presso l’ufficio produzione dell’ importante festival di musica antica Innsbrucker Festwochen der Alten Musik a Innsbruck in Austria.

A chi consiglieresti questo percorso?
Consiglierei questo percorso a tutti i musicisti che desiderano completare la propria formazione e approfondire la dimensione più strettamente musicologica e filologica degli studi musicali.
Inoltre il focus posto sull’ambito della comunicazione e divulgazione musicale previsto da alcuni corsi del piano di studi rappresenta sicuramente un aspetto innovativo e che “esula” dai piani di studio più tradizionali, ma che ben si adegua alle esigenze del musicista di oggi e a coloro che sono interessati all’ambito dell’educazione e divulgazione musicale o al settore produzione dei festival musicali.